GIULIA LALLI CI PARLA DI PUCK

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Il 16 e 17 Settembre al Cuneo Comics and Games uscirà PUCK 0, un nuovissimo progetto disegnato dalla bravissima Giulia Lalli e scritto da Daniela Zaccagnino con la collaborazione sempre di Giulia Lalli.

SINOSSI

Puck, il folletto del Regno di Avalon, è confinato in esilio nel nostro mondo per una delle sue tante bravate e i primi due a trovarlo sono Amy, una ragazza dal carattere difficile, e Alan, l’unico di tutto il college che la sopporta. E’ inutile tentare di nascondere verità! Puck sente di potersi fidare dei due ragazzi e racconterà loro chi è. Ma cosa ha fatto di così tanto grave? E qual è il vero scopo di questa insolita punizione? E’ l’inizio di una grande avventura ma anche di una bella amicizia.

L’INTERVISTA

Abbiamo intervistato Giulia Lalli, nuova disegnatrice di Cronaca di Topolinia.

Quando hai deciso di intraprendere la carriera da fumettista?

Ho desiderato intraprendere la carriera di disegnatrice sin dall’età di 8 anni e quando frequentai la Scuola Comics di Reggio Emilia capii di aver trovato la mia strada nel mondo del Fumetto.

Come nasce PUCK?

Puck nasce da un’idea che ho tenuto per 2 anni chiusa nel cassetto a causa del rifiuto di molti editori, sia italiani che stranieri, finché per pura scaramanzia l’ho proposto a Daniela Zaccagnino, alla quale invece è piaciuto moltissimo, e ora siamo al punto in cui questo personaggio avrà una serie tutta sua e ciò mi rende molto felice.

A che pubblico è rivolto?

La serie, secondo la mia collega e sceneggiatrice Daniela, è rivolta principalmente a un pubblico femminile dai 12 ai 25 anni, ma personalmente penso che possa essere indirizzato anche ad un pubblico misto e persino di età leggermente avanzata: dico questo perché la passione per i miti e leggende folkloristiche e il fantasy in generale è molto comune ed ha avuto una forte ascesa negli ultimi anni, e questo genere raccoglie numerosi appassionati di diverse generazioni.

Sappiamo che aspiri a lavorare in Francia un giorno, ti chiediamo quali sono secondo te le maggiori differenze tra Francia e Italia nel campo del fumetto?

Sinceramente non posso ancora dire quali siano le maggiori differenze fra i due paesi nel campo del fumetto non avendo ancora avuto l’occasione con loro, però posso dire di aver percepito un fattore molto importante che distingue nettamente i due paesi fra loro: l’approccio e il rispetto nei confronti del Fumetto, in Francia è una cultura, quasi un patrimonio nazionale, e come esso è rispettato a livelli altissimi ed è in costante evoluzione per adattarsi alle esigenze del pubblico. In Italia purtroppo, secondo il mio modesto parere, avviene l’esatto opposto; rimane ancorata al passato e il Fumetto è visto maggiormente come un hobby più che come un lavoro a tutti gli effetti, ed è estremamente difficile emergere, forse solo di recente qualcosa sta cambiando, ma a passo di bradipo secondo me.

Ringraziamo Giulia per la disponibilità.

 

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